I TRE TOPOLINI

C’erano una volta tre topolini, che si affannavano a correre qua e là tra i campi. Era autunno e il primo dei tre cercava chicchi di grano e legumi da portare nella tana per l’inverno. Il secondo, invece, cercava paglia e fiocchi di cotone per riscaldarsi e combattere il gelo. Il terzo, invece, gironzolava qua e là senza far nulla: guardava il sole di novembre, si specchiava nell’acqua e osservava gli umani che lavoravano nei campi. I due compagni lo rimproveravano spesso: “Perché perdi tempo? Come faremo a superare l’inverno se tu non ci aiuti a fare provviste?” Ma il terzo topolino non si curava di loro.

Quando arrivò l’inverno, i tre topolini si rifugiarono nella tana e chiusero l’uscita con un pezzo di corteccia. Non sarebbero usciti fino alla primavera successiva. C’era cibo in abbondanza e il freddo non faceva paura, avvolti com’erano dal cotone e dalla paglia. Dopo i primi giorni, però, i primi due topolini cominciarono a soffrire la noia. Dopo aver fatto colazione al mattino, trascorrevano tutta la giornata senza far nulla. Così, il terzo topolino cominciò a raccontare loro delle storie: durante l’autunno, aveva visto un vecchio pescatore cadere nello stagno mentre cercava di agguantare una trota. E una volta, aveva seguito due bambini che davano la caccia alle libellule. Insieme alle storie, il topolino inventava anche delle brevi poesie sul sole e sugli alberi.