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 Una scatola di baci 
         
        La storia ha inizio tempo fa, quando un uomo punisce sua figlia di cinque anni per la perdita di un oggetto di valore ed il denaro in quel periodo era poco. Era il periodo di Natale, la mattina successiva la bambina portò un regalo e disse:"Papà, è per te!". Il padre era visibilmente imbarazzato, ma la sua arrabbiatura aumentò quando aprendo la scatola vide che non c'era nulla. Disse in modo brusco:"Non lo sai che quando si fa un regalo, si presuppone che nella scatola ci sia qualcosa?". La bambina lo guardò dal basso verso l'alto e con le lacrime agli occhi disse:"Papà ... non è vuoto, ho messo tanti baci fino a riempirlo!". Il padre si sentì annientato. S'inginocchiò e mise le braccia al collo della bambina e le chiese perdono. Passò del tempo, ed una disgrazia, portò via la bambina. Per tutto il resto della sua vita il padre tenne sempre la scatola vicino al suo letto e quando si sentiva triste, scoraggiato o in difficoltà, apriva la scatola e tirava fuori il bacio immaginario ricordando l'amore che la bambina aveva messo dentro.  
        In poche parole, ognuno di noi ha una scatola piena di baci e amore incondizionato, dai propri figli, amici e da Dio.  
        NON CI SONO COSE PIU' IMPORTANTI CHE SI POSSANO POSSEDERE! 
        La lezione della farfalla  
         
        Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco.  
        Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro.  
        Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo.La farfalla uscì immediatamente. 
 Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento.  
        L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare. Non successe nulla! 
 In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate.Non fu mai capace di volare.  
        Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare. 
 Era la forma con cui Dio la faceva crescere e sviluppare.  
        A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita.Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati. 
 Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare. 
        
		  
		
		Due Amici 
		
		  
          
          
        Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza 
        d'ospedale. A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per 
        un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. 
        Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza. 
        L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini 
        fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle 
        loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, 
        del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto. 
        Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra 
        poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di 
        stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. 
        L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore 
        nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le 
        cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un 
        delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i 
        bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati 
        camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella 
        vista della città in lontananza. Mentre l'uomo vicino alla finestra 
        descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della 
        stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio 
        l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. 
        Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla. 
        Con gli occhi della sua mente così come l'uomo dalla finestra gliela 
        descriveva. Passarono i giorni e le settimane. 
        Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua 
        per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla 
        finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera diventò molto triste e 
        chiamò gli inservienti per portare via il corpo. 
        Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva 
        spostarsi nel letto vicino alla finestra. 
        L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata 
        che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, 
        l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo 
        esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla 
        finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L'uomo 
        chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a 
        descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella 
        finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno 
        vedere il muro. "Forse, voleva farle coraggio." disse. 
        Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli 
        altri, anche a dispetto della nostra situazione. 
        Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. 
        Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro 
        non può comprare. "L'oggi è un dono è per questo motivo che si chiama 
        presente."   
		
						  
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